Un pianoforte nella vita biochimica delle piante!
Una sperimentazione musicale che rappresenta un ulteriore passo nella ricerca di connessione tra musica e natura, continuando ad esplorare le potenzialità artistiche e scientifiche dell’interazione tra esseri umani e mondo vegetale, aprendo un nuovo orizzonte nella composizione artistica con la musica delle piante.

Cesare Mazzarani.

GET Magazine Luglio 2025






Biografia
Cesare Mazzarani (Civitavecchia, 26 settembre 1974) è un autore, compositore e musicista polistrumentista autodidatta italiano. Nel dicembre 2022, decide di trasferirsi in un casale del 1800 situato nelle campagne della Tuscia Viterbese, con l’intento di allontanarsi dalla frenesia della vita urbana e abbracciare uno stile di vita in armonia con la natura. Nel 2023, Mazzarani avvia una pionieristica sperimentazione con la musica delle piante, utilizzando uno strumento elettronico innovativo realizzato e commercializzato dal brand, Music of the Plants che misura il differenziale di potenziale elettrico tra il suolo e le foglie, traducendo la vita biochimica delle piante in note musicali. Inizialmente, l’obiettivo è quello di decifrare una personalità musicale delle piante, focalizzandosi sull’attività biochimica, misurando il potenziale elettrico tra il terreno e le foglie. Questi picchi elettrici vengono interpretati come variazioni di pressione, fondamentali per il processo di assorbimento dell’acqua e dei minerali necessari alla vita della pianta. Dalle misurazioni effettuate, emerge una comprensione sorprendente: le piante tendono a passare rapidamente da tonalità gravi ad acuti e viceversa, creando un fraseggio musicale unico. Una delle intuizioni chiave della sua ricerca è stata quella di attribuire alle piante il suono di un pianoforte, scoprendo che l’attività elettrica delle piante corrisponde a 7 ottave di infrasuoni. Successivamente, Mazzarani approfondisce lo studio del tempo musicale delle piante. Analizzando una varietà di ritmi, stabilisce una base di 176 bpm e relative suddivisioni in mezzi, quarti, ottavi e sedicesimi. Sorprendentemente, la musica delle piante riesce a mantenere il tempo con quello proposto dallo strumentista con uno scarto di +/- 50 millisecondi in battuta. La scala di Sol Maggiore diventa un elemento centrale nella sua musica, non solo per la sua melodia, ma anche per la sua connessione con la lunghezza d’onda di 176, corrispondente alla frequenza di 196 Hertz, che rappresenta il Sol3, la prima armonica della corda suonata a vuoto. Mazzarani estende ulteriormente la sua sperimentazione con una seconda associazione alla scala di Sol Maggiore, prendendo in considerazione i valori estremi in nanometri dei colori rosso e viola, invertendo l’ordine delle note musicali in relazione ai colori stessi. Questo approccio si basa sulla proporzionalità inversa tra lunghezze d’onda e frequenze: un incremento della prima comporta una diminuzione della seconda. Le notazioni musicali di Do diventano predominanti nel passaggio delle ottave verso l’ultravioletto e l’infrarosso, segnando le soglie estreme di transizione dallo spettro visibile a quello invisibile all’occhio umano. In questo contesto, le note di Sol (dominante della scala) e Fa# (chiave di violino) rientrano nella lunghezza d’onda del colore verde (500-530 nanometri).
Il 21 marzo 2025, Mazzarani pubblica il singolo “Lime”, un brano musicale unico nel suo genere, quale prima assoluta reale composizione artistico musicale ritmica tra pianta e uomo mai realizzata, in un tempo costante, in senso musicale pieno e strutturato, con un limone che suona un pianoforte. Il 30 maggio 2025 pubblica, in collaborazione con l’etichetta discografica Milano Music Play e Orangle Records, distribuiti da Virgin Group (Universal), l’album sperimentale “Un pianoforte ad infrasuoni”, con nove specie vegetali co-autrici che suonano dal vivo un pianforte, senza modulazione o alterazione del segnale, spaziando da un genere classico sino a un hard rock, dove le piante mantengono incredibilmente il tempo musicale in 176 Bpm, aprendo un nuovo orizzonte nella composizione artistico musicale interspecie. Il 15 ottobre 2025 pubblica, in collaborazione con Milano Music Play, (Universal) Virgin Group, il singolo “Il glicine di Leonardo”.
Il brano nasce dalla registrazione dal vivo del glicine, in via Bernardino Verro. Da questa suggestione naturale, dove l’anima vegetale della pianta suona un pianoforte, prende vita una composizione che unisce un timbro ritmico a un genere musicale innovativo.
Per maggiori informazioni sullo studio, sulle formule matematiche e quantistiche, sulla tensione elettrica o differenza di potenziale, sulle misure varie (millivolt, oscilloscopio, grafici dei picchi), sull’ipotesi di una costante di crescita, sull’analisi dettagliata dello spettrogramma acustico e sonoro, sui risultati della registrazione e sulla tabulazione di 20 specie vegetali (con dettagli sui cromatismi), sull’osservazione e deduzione delle possibili interazioni con gli animali domestici, sulle 7 ottave di infrasuoni nella vita biochimica della pianta, sul tempo costante nei sistemi equabile, mesotonico e microtonale, sulla suddivisione in mezzi, quarti, ottavi, sedicesimi e frazioni di tempo, sulle variazioni magnetiche del segnale, sulla centratura della notazione del sol con il colore verde, sui dettagli dell’improvvisazione della pianta nella composizione artistico-musicale e sul relativo metodo musicale innovativo, sul trasduttore tensione/frequenza e MIDI del dispositivo professionale utilizzato (dotato di elevata precisione nell’acquisizione, trasduzione e riproduzione udibile del segnale – VGS, brevetto inventore US.6,487,817,B2/2002), commercializzato dal brand “Music of the Plants” (www.musicoftheplants.com), ecc. ecc.:
📩 Email: cesare.mazzarani74@gmail.com




